Patologie Gastrointestinali
Le patologie gastrointestinali: importante riconoscere i sintomi ed effettuare gli esami endoscopici tempestivamente per diagnosticarle in una fase precoce.
Reflusso Gastroesofageo
Si parla di reflusso gastroesofageo quando la valvola posta tra esofago e stomaco (sfintere esofageo) non funziona più permettendo la risalita in esofago di materiale acido proveniente dallo stomaco.
Può presentarsi con sintomi chiari (acido in bocca, bruciore "alla bocca" dello stomaco) ma anche con sintomi che il paziente non collega direttamente alla patologia di cui è affetto perché apparentemente non collegati (tachicardia, tosse, raucedine, sinusite).
Disturbi Funzionali
Neoplasie Gastro-intestinali
Il tumore dell'esofago è raro ma è una forma di cancro molto aggressiva con mortalità abbastanza elevata.
Purtroppo i sintomi (disfagia, difficoltà ad alimentarsi) compaiono quando la malattia è avanzata e le possibilità di cura sono scarse. Per tale motivo dobbiamo cercare di riconoscerlo in fase iniziale, quando è ancora proponibile una terapia efficace con possibilità di guarigione vicine al 100%, magari con sola terapia endoscopica.
La diagnosi precoce si fa solo con un esame endoscopico, ma gli strumenti devono essere adeguati, ad alta definizione, ed il medico esperto di questa patologia.
Sanguinamenti Gastro-intestinali
Le cause più comuni sono difficili da specificare poiché variano in base all'area interessata dall'emorragia e dall'età del soggetto.
Tuttavia, in linea generale, le cause più comuni di sanguinamento del tratto GI superiore sono:
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Ulcere o erosioni dell'esofago, dello stomaco o del duodeno
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Vene dilatate nell'esofago (varici esofagee)
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Polipi gastrici
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Esofagite +/- ernia jatale
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Lacerazione nella mucosa dell'esofago dopo il vomito (sindrome di Mallory-Weiss)
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Gastrite
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Neoplasie
Gran parte di queste lesioni possono essere prevenute o trattate con un esame endoscopico.
L'acalasia (dal greco mancato rilasciamento), malattia rara, è la più comune malattia dell'esofago legata al movimento propulsivo. È caratterizzata dall'assenza di peristalsi (movimento coordinato) del corpo esofageo che comporta la mancata progressione del cibo lungo l'esofago associata ad una alterata apertura della "valvola" posta tra l'esofago e lo stomaco. La conseguenza è la permanenza del cibo nell'esofago senza che abbia la possibilità di passare nello stomaco. Ciò a lungo andare provoca una progressiva dilatazione dell'esofago, tanto che la malattia è anche denominata megaesofago.
I sintomi sono la disfagia (difficoltà ad alimentarsi) e il rigurgito di cibo non acido (perché non è venuto a contatto con i succhi gastrici).